1890 – 1906

PIETRO GENTILINI:
VERGATO, L’AMERICA, ROMA

Pietro Gentilini, il fondatore, nacque nel 1856 a Vergato, un piccolo paese situato sull’appennino tosco-emiliano.

Dopo aver lavorato da giovanissimo come garzone a Firenze e Bologna, si recò per lavoro in America Latina, costruendo un bagaglio di esperienze e competenze di cui farà tesoro al suo rientro.

Pietro tornò in Italia per realizzare il suo sogno più ambizioso: avviare una propria attività a Roma, la Capitale del Regno e dei consumi.

La Guida Monaci del 1890 testimonia che Pietro in quegli anni gestiva un negozio di generi alimentari con forno, esteso su tre numeri civici, situato in uno dei quartieri più popolosi della città, l’Esquilino. E solo nel giro di pochi anni i negozi divennero quattro.

Pietro sfornava un’ampia varietà di biscotti tra cui l’Osvego: un biscotto fragrante e profumato. Partì da una ricetta di origine anglosassone, quella degli Oswego, e li adattò al gusto italiano attraverso la semplicità di ingredienti di ottima qualità come farina, burro, malto d’orzo, miele, la cottura lenta, per poi riporli ancora caldi nelle scatole in latta.

1906-1940

IL SALTO INDUSTRIALE:
LO STABILIMENTO BISCOTTI GENTILINI
IN VIA NOVARA

Il 1906 fu l’anno che segnò il passaggio di Pietro alla fase di industrializzazione dei processi. In quest’anno aprì il primo stabilimento di produzione in Via Novara a pochi passi da Porta Pia.

Nel 1911, Pietro Gentilini venne insignito della nomina di Cavaliere dell’ordine della Corona d’Italia, riconoscimento destinato a chi si distingueva in opere di particolare impegno. Nello stesso anno nasceva Ettore, colui che guiderà l’azienda dopo Pietro.

Sempre in questo periodo vennero prodotti una gran varietà di biscotti: ben trentaquattro tipologie, cui si aggiungevano i dolci tipici delle festività, come il panettone, il torrone, il dolce di Pasqua e la specialità locale denominata Delizia Romana. A proposito dei prodotti del Natale, la prima pubblicità Gentilini è datata 15 dicembre 1922 e si trattava di un’inserzione su «Il Piccolo – Giornale d’Italia».

Il 1906 fu l’anno che segnò il passaggio di Pietro alla fase di industrializzazione dei processi. In quest’anno aprì il primo stabilimento di produzione in Via Novara a pochi passi da Porta Pia.

Nel 1911, Pietro Gentilini venne insignito della nomina di Cavaliere dell’ordine della Corona d’Italia, riconoscimento destinato a chi si distingueva in opere di particolare impegno. Nello stesso anno nasceva Ettore, colui che guiderà l’azienda dopo Pietro.

Sempre in questo periodo vennero prodotti una gran varietà di biscotti: ben trentaquattro tipologie, cui si aggiungevano i dolci tipici delle festività, come il panettone, il torrone, il dolce di Pasqua e la specialità locale denominata Delizia Romana. A proposito dei prodotti del Natale, la prima pubblicità Gentilini è datata 15 dicembre 1922 e si trattava di un’inserzione su «Il Piccolo – Giornale d’Italia».

All’inizio del 900 nacque il treno Gentilini, ufficialmente brevettato soltanto nel 1915. L’immagine del treno conferiva ai prodotti Gentilini un fascino cosmopolita – visti anche i nomi della Capitali europee presenti sui biscotti – creando associazioni di pensiero virtuose con nuovi mondi e affermando al contempo una fede al progresso dell’uomo, della scienza, della tecnica e delle loro applicazioni all’industria.

All’inizio del 900 nacque il treno Gentilini, ufficialmente brevettato soltanto nel 1915. L’immagine del treno conferiva ai prodotti Gentilini un fascino cosmopolita – visti anche i nomi della Capitali europee presenti sui biscotti – creando associazioni di pensiero virtuose con nuovi mondi e affermando al contempo una fede al progresso dell’uomo, della scienza, della tecnica e delle loro applicazioni all’industria.

1940-1958

LA GUERRA
E I PRIMI ANNI DI ETTORE

È in un’Italia in guerra che Pietro e Matilde si spensero a Vergato e lasciarono l’azienda in mano ai figli, anche se lo stabilimento fu requisito dal comando alleato e dichiarato ausiliario alla produzione bellica.

Le normali attività poterono essere riprese solo nel 1948.

Ettore, il più piccolo di otto figli di Pietro, tornò dalla prigionia nel 1946 e prese in mano le redini dell’azienda. La ripresa si presentò molto rapida, grazie al forte legame dei prodotti Gentilini con il suo pubblico, un rapporto di fidelizzazione creato in decenni da Pietro.

Nel giro di pochi anni i dipendenti passarono da 15 a oltre 40.

In questo periodo nacquero le Margherite, un biscotto prodotto ancora oggi, e la cui macchina fu progettata, brevettata e costruita da Ettore in persona.

È in un’Italia in guerra che Pietro e Matilde si spensero a Vergato e lasciarono l’azienda in mano ai figli, anche se lo stabilimento fu requisito dal comando alleato e dichiarato ausiliario alla produzione bellica.

Le normali attività poterono essere riprese solo nel 1948.

Ettore, il più piccolo di otto figli di Pietro, tornò dalla prigionia nel 1946 e prese in mano le redini dell’azienda. La ripresa si presentò molto rapida, grazie al forte legame dei prodotti Gentilini con il suo pubblico, un rapporto di fidelizzazione creato in decenni da Pietro.

Nel giro di pochi anni i dipendenti passarono da 15 a oltre 40.

In questo periodo nacquero le Margherite, un biscotto prodotto ancora oggi, e la cui macchina fu progettata, brevettata e costruita da Ettore in persona.

I piccoli negozi alimentari erano il principale canale di distribuzione dei biscotti Gentilini, venduti sciolti, a peso, dalla scatola di latta.

Gli anni ‘50 furono caratterizzati dall’entusiasmo della riconquista e della ricostruzione, tanto che, a metà del decennio, si rese necessario il trasferimento dell’attività in un nuovo e più grande stabilimento.

1958-1998

DA ETTORE A PAOLO GENTILINI

Il nuovo sito produttivo, inaugurato nel 1958 in Via Tiburtina a Roma, e il conferimento del prestigioso Premio per la fedeltà al lavoro e per il progresso economico proiettarono Gentilini nel decennio del boom economico.

Negli anni 60, con l’apertura e lo sviluppo dei primi supermercati, l’azienda sostituì le tradizionali scatole in latta, contenitori a rendere, con imballi di carta e polietilene.

Nonostante gli anni 70 siano stati un periodo difficile per l’economia italiana, il fatturato aziendale continuò a crescere: solo nella città di Roma si contavano 6.500 esercizi, dove erano presenti i biscotti Gentilini.

L’elemento distintivo era l’alta qualità dei prodotti dovuta ad un’accurata selezione delle materie prime.

Nel 1975 il personale dipendente in servizio era di 134 persone.

Il nuovo sito produttivo, inaugurato nel 1958 in Via Tiburtina a Roma, e il conferimento del prestigioso Premio per la fedeltà al lavoro e per il progresso economico proiettarono Gentilini nel decennio del boom economico.

Negli anni 60, con l’apertura e lo sviluppo dei primi supermercati, l’azienda sostituì le tradizionali scatole in latta, contenitori a rendere, con imballi di carta e polietilene.

Nonostante gli anni 70 siano stati un periodo difficile per l’economia italiana, il fatturato aziendale continuò a crescere: solo nella città di Roma si contavano 6.500 esercizi, dove erano presenti i biscotti Gentilini.

L’elemento distintivo era l’alta qualità dei prodotti dovuta ad un’accurata selezione delle materie prime.

Nel 1975 il personale dipendente in servizio era di 134 persone.

Negli anni 80 vennero intraprese importanti azioni di ammodernamento degli impianti e già nel 1985 fu avviata la produzione di biscotti e fette biscottate a base di farina integrale. Alle innovazioni sul fronte dei prodotti si accompagnarono l’introduzione di nuove confezioni in stick da 250 gr e il restyling dell’immagine aziendale.

Paolo Gentilini, attuale presidente e amministratore delegato, già in azienda dal 1977, nel 1998 viene nominato Presidente della Fabbrica Biscotti P. Gentilini.

1998 – 2020

LE GRANDI SFIDE DEL III MILLENNIO

L’azienda si affaccia agli anni Duemila con un importante passaggio da compiere: la trasformazione di una virtuosa realtà produttiva a conduzione familiare in un’azienda moderna.

Nei primi 20 anni di Presidenza, Paolo continua ad investire sugli impianti e sulla riorganizzazione delle strutture interne.

L’azienda si affaccia agli anni Duemila con un importante passaggio da compiere: la trasformazione di una virtuosa realtà produttiva a conduzione familiare in un’azienda moderna.

Nei primi 20 anni di Presidenza, Paolo continua ad investire sugli impianti e sulla riorganizzazione delle strutture interne.

Dopo aver uniformato la veste grafica di tutti i prodotti, nel 2009 per la prima volta Gentilini comunica in tv utilizzando un approccio non urlato e gentile, nello stile tipico Gentilini. Da allora l’attenzione per la comunicazione è stata sempre più importante, tanto da ottenere nel 2014 l’importante premio Key Award per il migliore spot di animazione.

Nel 2020 Gentilini celebra il suo 130° anniversario, forte della sua storia ed esperienza è pronta ad affrontare le prossime sfide del gusto del piacere.

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